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MAJAKOVSKIJ, VLADIMIR VLADIMIROVIC
(Baghdad 1893 - Mosca 1930). Poeta russo. Entrato in gioventù nell'ala bolscevica del Partito socialdemocratico, nel 1911 a Mosca entrò nel circolo del cubofuturisti russi. Con essi partecipò nel 1912 alla stesura di Schiaffo al gusto corrente, manifesto del futurismo russo, e ben presto divenne il poeta più significativo dell'avanguardia russa, componendo celebri poemi fra i quali La nuvola in calzoni. Mise quindi la sua arte al servizio dell'edificazione socialista collaborando con la Rosta, l'agenzia telegrafica russa, e fondando il Lef (Fronte di sinistra delle arti). Fra le opere più rilevanti del periodo postrivoluzionario Di questo, Lenin, Bene e A piena voce, suo testamento poetico, tutte testimoni del suo impegno politico diretto. Fu anche autore teatrale: Mistero buffo (1918) celebra la rivoluzione proletaria; con La Cimice e Il Bagno tese a condannare le deviazioni presenti nei borghesi della nuova società. Sempre più critico nei confronti dell'involuzione stalinista del regime, si suicidò nel 1930.
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